Nelle prequalifiche di MotoGP del GP dell'Argentina è ancora una volta dominio Marc Marquez. Dopo aver chiuso le libere davanti a tutti, lo spagnolo del team Ducati factory si ripete chiudendo in 1:37.295 il venerdì a Termas de Rio Hondo precedendo l'altra Ducati del team VR46 di Fabio Di Giannantonio e quella Gresini di Alex Marquez. In ripresa Francesco Bagnaia, che ha chiuso col 10° tempo (cinque decimi da Marquez) che gli vale il pass per il Q2 diretto, ma problemi nel finale di sessione in fase di time attack con una caduta che ha messo a rischio il suo posto nella top 10 finale.
Paganini non ripete, Marc Marquez sì e dopo aver ben figurato a Buriram e nella prima sessione di libere in Argentina, a Termas de Rio Hondo si conferma davanti a tutti anche nelle prequalifiche. È lui l'uomo da battere, non è un mistero, sia in qualifica che nelle successive Sprint Race e GP della domenica, con lo spagnolo che in sella alla Ducati ufficiale sembra essere tornato il cannibale di una volta. In 1:37.295, infatti, l'otto volte iridato di Cervera non lascia spazio di replica a nessuno, volando in sella alla sua Desmosedici 2025. Una sessione in pieno controllo per lo spagnolo, che precede altre due Ducati, quella VR46 di Fabio Di Giannantonio e quella Gresini di Alex Marquez. E Diggia, almeno per questo venerdì, divide la famiglia.
In top 5 anche Marco Bezzecchi in Aprilia e Brad Binder in KTM, mentre scorrendo la classifica salta all'occhio il decimo tempo di Francesco Bagnaia, che accede al Q2 diretto, ma col brivido. Il pilota italiano, infatti, ha trovato un setting migliore rispetto alle libere, ma in fase di lancio in time attack nel finale è caduto mettendo a rischio il proprio posto nella top 10. Un pass staccato per un pelo, per appena 21 millesimi con Ogura che non riesce a fare meglio del pilota di Chivasso.
In top 10, davanti a Bagnaia, la Yamaha di Alex Rins (6°), la Honda LCR di Zarco, Quartararo in Yamaha e Pedro Acosta in KTM factory. Oltre al citato Ogura, a partire dal Q1 ci saranno anche nomi pesanti. Leggendo la classifica dei tempi, infatti, saltano all'occhio il 12° tempo di Morbidelli, seguito da Mir e Miller, ma anche il 16° di Vinales in KTM Tech3.
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