Ripartirà dal 4-3-3 il nuovo Milan di Stefano Pioli. Chiusa, malamente, l'esperienza Giampaolo, i rossoneri si affideranno al tridente offensivo con Leao e Suso a fare da spalla a Piatek. Una soluzione quasi obbligatoria visti gli esperimenti falliti della precedente gestione. Pioli consegnerà poi le chiavi della regia della sua squadra a un vecchio pupillo, ai tempi della Lazio, come Lucas Biglia. Almeno fino a quando non tornerà a disposizione Bennacer, con il quale si giocherà il posto da titolare.
Paquetà e Kessie dovrebbero comporre il resto della mediana, con Calabria, Musacchio, Romangoli ed Hernandez davanti a Donnarumma. A rischio, a questo punto, potrebbe essere Calhanoglu, con il brasiliano considerato fondamentale nel nuovo scacchiere al contrario del turco. Dovrebbe essere questo l'11 di base del Milan di Pioli. Il problema principale, comunque, resta l'attacco. Il primo obiettivo sarà quello di rivitalizzare Piatek: mettergli a fianco Leao e Suso potrebbe essere la soluzione migliore. In particolare, l'ex tecnico di Fiorentina e Inter starebbe pensando a un ruolo alla Chiesa per il portoghese, capace di unire tecnica, fisico e velocità. Se basterà per rilanciare il Diavolo sarà il campo a dirlo.