Dopo mesi di silenzio e di relax, Jannik Sinner torna a parlare in vista del suo rientro dalla squalifica per la positività al Clostebol. Il prossimo 13 aprile tornerà ad allenarsi, mentre il 5 maggio si concluderà il periodo di stop dalle competizioni prendendo ufficialmente parte agli Internazionali d'Italia in programma a Roma.
In vista di questo appuntamento così importante per il tennis italiano e non solo, il 23enne di Sesto Pusteria si è raccontato ai microfoni di Sky raccontando quanto stia accadendo in questo periodo di stop: "Sto molto bene, sono riposato e quindi sono contento. Intervista in giacca? Tutto il giorno con la giacca, ho cambiato tanti outfit - ha scherzato Sinner -. Ho fatto tante cose diverse. Ovviamente se potessi scegliere, sceglierei di giocare a tennis, però d'altra parte sto molto bene e non sto neanche pensando tanto al tennis in questo momento".
Fra una gara di kart e un'uscita in bicicletta con gli amici Giulio Ciccone, Antonio Giovinazzi e Alessandro Pier Guidi, Sinner sta preparando il suo ritorno in campo con l'ausilio del suo team personale: "Ci siamo avvicinando, ogni giorno mi sento meglio fisicamente, mentalmente, anche se ancora manca un bel po'. Stiamo lavorando davvero molto in palestra per essere ancora più pronti al rientro, è un allenamento diverso e più tranquillo perché non hai in mente che tra qualche giorno devi giocare".
Sinner ribadisce un concetto già espresso in passato, quello della ricerca del continuo miglioramento: "C'è una parte di me che punta alla perfezione, altrimenti non sarei nella posizione in cui sono. Se faccio un bel colpo c'è sempre qualcosina che posso fare meglio, ed è quello che stiamo provando per Roma".
Inevitabile tornare sul discorso squalifica: "Come mi sono sentito nei giorni in cui la Wada aveva proposto l'accordo che portava alla sospensione? Onestamente, molto tranquillo. Abbiamo accettato in poco tempo anche se non ero molto d'accordo, si doveva scegliere il male minore e credo sia stato fatto questo. Ingiusto ciò che sto passando ma poteva andare anche peggio e sarebbe stato ancora più ingiusto. Ci ho messo un po' a ritrovarmi dopo aver accettato l'accordo, ero molto fragile e vi direi una bugia a negarlo. Ma nella vita si impara e in questo periodo sto imparando tanto". Sinner non affonda quando gli viene chiesto dei pareri negativi che alcuni colleghi hanno espresso sulla vicenda: "Sono consapevole di essere innocente, le persone vicino a me non hanno il dubbio sulla verità. Sono sicuro che il rientro in campo andrà bene anche se all'inizio ci metterò un po' a ripartire".
Nonostante lo stop, Jannik è ancora primo in classifica: "Se me lo aspettavo? Alla fine è qualcosa che non puoi controllare. Alcaraz e Zverev stanno faticando? Nessuna partita è scontata, pure giocando contro il 150 al mondo. Le cose comunque possono cambiare velocemente".
Ora il focus è sugli Internazionali di maggio: "Sarà importante bilanciare l'attenzione che riceverò e il modo in cui reagirò alle cose esterne. Il pubblico italiano sarà un'arma in più a Roma. In questo mesetto mi preparerò al meglio. Il countdown è partito dal giorno uno, è una bella opportunità per migliorare nelle aree dove faticavo".