
Igor Tudor comunque soddisfatto nonostante il pareggio della sua Juventus contro la Roma arrivato dopo l'iniziale vantaggio firmato Locatelli: "Un grande gol, di qualità. Mi sono piaciuti approccio e mentalità mostrati a inizio partita, non era scontato visto il momento dal quale arrivavamo (si riferisce al cambio di gestione tecnica, ndr). Abbiamo spinto e fatto cose interessanti, poi nella ripresa loro hanno cambiato sistema di gioco e abbiamo preso un gol su calcio piazzato che è un dettaglio-non-dettaglio. Ma nel finale abbiamo dimostrato che eravamo noi a volere di più la vittoria. Comunque è un pari che ci dà fiducia, fatto in casa di una squadra che veniva da sette successi consecutivi: siamo sulla giusta strada".
Il gol giallorosso è venuto su calcio d'angolo, in una stagione in cui i bianconeri hanno avuto tante disattenzioni sui calci piazzati: "In quelle situazioni serve attenzione ma c'è da dire che molto dipende pure dalla struttura dei giocatori e a noi mancano Gatti, Bremer e pure Cabal. Di sicuro in futuro dovremo migliorare su questo aspetto" le parole del tecnico croato a Dazn.
Sulle novità a livello tattico: "Volevamo spingere coi braccetti senza concedere contropiede, dato che è una caratteristica molto pericolosa della Roma. Per questo lavoriamo tanto sulle marcature preventive".
Infine Tudor spiega il mix di emozioni e tensione da quando è alla guida della Juve: "Ho guidato 10 ore in auto per arrivare a Torino perché non volevo prendere l'aereo, anche nel 1998 quando arrivai da giocatore guidai per ore. Ormai sono qui da una decina di giorni, l'emozione si sta abbassando pian piano e si pensa al lavoro e all'obiettivo quarto posto. Da fuori sembra un lavoro in cui ci si riesce a godere di più le cose, da dentro non è così...".
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