VERSO NAPOLI-EMPOLI

Napoli, Conte tra filotto e pressione scudetto: "Godiamoci questa guerra di nervi con l'Inter"

Il tecnico azzurro alla vigilia del match con l'Empoli: "Calendario facile? Per chi deve salvarsi un punto è vita"

Sette partite per provare a vincere lo scudetto. Intanto, però, l'Empoli per non lasciare scappare l'Inter e riportarsi a tre punti dai nerazzurri. Tutti parlano di calendario più agevole per il Napoli, di filotto, di un vantaggio sui rivali dettato dal minor numero di impegni. Conte, però, non si scompone e avvisa: "Le insidie ci sono in ogni gara - ha esordito il tecnico azzurro alla vigilia del match contro i toscani - perché alla fine della stagione la maggior parte delle squadre impegnate in campionato hanno obiettivi da raggiungere. Chi deve salvarsi, chi lotta per un posto in Champions, chi per lo Scudetto, l'Europa League, la Conference. Ogni squadra avrà i suoi obiettivi". Compreso ovviamente l'Empoli, che cerca punti per salvarsi. Ecco perché Conte tiene alta la guardia in vista del match di domani sera al Maradona.

Ma Conte crede nella possibilià del filotto? "Io sono partito all'inizio pensando di poter fare 38 vittorie. Ma non può accadere, già il fatto di essere imbattuti in un campionato è straordinario ed è capitato a poche squadre, non si può pensare di poterle vincere tutte. Ci sta la caduta, ci sta il pareggio, l'importante è la regolarità. Quest'anno abbiamo trovato una buona regolarità di risultati tra vittorie e pareggi, ci sono stati periodi con vittorie consecutive, altri in cui hai più pareggiato, ma siamo lì, questo testimonia che il percorso è ottimo. Mancano 7 partite, sappiamo che dobbiamo affrontare 7 squadre che con altri obiettivi importanti, l'Empoli lotta per non retrocedere, arriverà col coltello tra i denti. La seconda parte del campionato è molto più difficile, nella prima bene o male tutti se la giocano, la seconda è più di strategia, anche un punto per alcuni è vita, salvezza. Se all'andata trovi partite più aperte, al ritorno sono più chiuse, studiate".

Da studiare, per Conte, il perché delle difficoltà della sua squadra nei secondi tempi. Stellini, suo vice, una settimana faa Bologna aveva parlato di questione di testa, di mentalità: "Fosse un problema di secondi tempi avremmo zero punti con Juventus, Inter, Atalanta, quindi se vogliamo andare con i dati alla mano... le partite durano 90 minuti più recupero. E' inevitabile che alcune volte potevamo gestire un po' meglio, eravamo andati in vantaggio, un primo tempo di dominio e invece nel secondo sarà anche per la voglia dell'avversario di ribaltare, a volte che ti viene il braccino e pensi di poter difendere un risultato importante e non volendo mentalmente subentra una sorta di difesa. Non accade solo a noi, ma a quasi tutte le squadre. Dobbiamo lavorare, provo a far capire ai ragazzi che col piano di partenza poi bisogna continuare anche se stai vincendo 1-0 o 2-0, non devi cambiare, continui le tue pressioni e il tuo possesso per altri gol. Poi tra il dire e fare c'è di mezzo il mare, ma fa parte del percorso".

Il percorso, sin qui, dice che l'Inter è avanti di tre lunghezze ma che la corsa è apertissima: "La guerra di pressione che c'è con l'Inter, siamo la diretta antagonista per dare fastidio e provare a fare qualcosa di straordinario, deve essere una bella pressione. Significa che stiamo facendo molto bene, siamo in una situazione dove c'è richiesto di andare oltre le nostre possibilità per tenere il passo di una squadra che dimostra anche in Europa che è attrezzata per vincere tutto. Però è una bella pressione, un bell'entusiasmo che c'è tra i tifosi, il sogno di competere per lo Scudetto crea entusiasmo, dà spinta alla squadra, come accadrà domani allo stadio. Ce la siamo guadagnata questa pressione, questa guerra di nervi e dobbiamo anche gustarcela, stiamo lottando per qualcosa di importante. Sugli infortuni, se ricordate, dissi che eravamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni, ma si sa benissimo che in un campionato poi capiteranno pure le squalifiche. Quando arriva l'emergenza l'affronti petto in fuori senza alibi. Con i nostri pregi e difetti continueremo ad affrontarla, non ci sono annate perfette e perciò devi essere bravo per queste situazioni".

Capitolo rientri e infortuni. Si parte da Neres, che dopo il ritorno ha mostrato qualche difficoltà, per arrivare a Buongiorno, fuori per almeno due settimane: "E' inevitabile che quando sei fuori un mese e mezzo per un infortunio muscolare poi c'è bisogno di un periodo di riatletizzazione, per rientrare nei meccanismi, Neres è un ragazzo serio, dà il 100%, ci può dare tanto. Due giorni fa è tornato ad allenarsi con noi Spinazzola, aveva ricevuto un colpo nell'amichevole con la Puteolana nella sosta, non riusciva a guarire, ora è tornato, può essere, se se la sente, un possibile cambio ed è una buona notizia. Per il resto l'infortunato è Buongiorno, non dovrebbe essere un problema serio, troppo serio, poi non so una o due settimane, ma Jesus ha sempre fatto bene, anche a Bologna, e confido nei ragazzi che ci sono e lo stesso Mazzocchi domani ha la possibilità di partire dall'inizio. McTominay sta bene, speriamo torni al gol, ha avuto tante occasioni in queste partite... abbiamo bisogno anche dei suoi gol".