Cuore Tifoso Inter: i rebus nerazzurri

Lazaro, Borja Valero, Esposito: in tre non fanno mezz’ora di campo

Iniziamo col chiarire per bene le cose, prima delle solite invettive tipiche di chi si sofferma a leggere il titolo e non l’articolo, che se per caso lo apri poi ti tocca star lì a concentrarti e puoi sprecare dai due ai tre minuti della vita; l’Inter, intesa come squadra stavolta - ma il discorso potrebbe essere ampliato a tutta la Società - sta funzionando non bene, se possibile anche meglio. Sei vittorie in sette partite non sono frutto del caso, l’unica sconfitta patita con i campioni d’Italia in carica senza il tuo giocatore più in forma, fuori dopo poco per infortunio, e col centravanti titolare menomato da un problema lieve ad una gamba, comunque sia un problema tanto che, in tutto il pre-partita, Lukaku non ha mai calciato in porta col piede sinistro utilizzando esclusivamente il destro, ma la forzata assenza di Sanchez ha di certo costretto Antonio Conte a rimescolare le carte rispetto, probabilmente, a quel che avrebbe potuto essere e non è stato.

Perché, se Romelu non è al cento per cento, coi bianconeri il tandem titolare di partenza è, ci gioco un centesimo, Sanchez-Lautaro. Casomai, questo sì, vorrei soffermarmi qualche riga sulla panchina nerazzurra, indicata da molti come il vero anello debole della rosa interista. Può essere, per carità; ma, se analizzo chi ha giocato, non posso scordare la prestazione positiva di Gagliardini con la Samp così come le discrete apparizioni ogni qual volta è stato chiamato in causa, al pari di Politano. Ecco, forse Vecino sta rendendo un filo meno di quanto potrebbe, ma parliamo davvero di poca cosa. In tutto ciò una domanda mi sorge spontanea; che fine hanno fatto i vari Lazaro, Borja Valero, Esposito? Beh, mettiamo da parte l’ultimo nome, l’attacco nerazzurro è oggettivamente forte, trovare spazio per il giovanotto di Castellammare di Stabia sarà complicato, ma non vorrei nascondermi dietro il classico è troppo giovane, poi lo bruciamo. Perché, in giro per l’Europa, in grandi squadre, ci sono sedicenni e diciassettenni che stanno incantando. Però Lazaro? Il giovanotto austriaco timbra regolarmente il cartellino con la sua nazionale, da noi ha trovato venti minuti di spazio in una partita dove tutta la squadra ha girato a vuoto, balbettando senza consistenza; poi il nulla. E ancor di più non capisco l’abbonamento alla panchina di Borja; d’accordo, è lento. Ma intelligente calcisticamente ed in grado di reggere mezz’ora, per me, ad alto livello. Ripeto, stiamo ponendoci domande che non inficiano assolutamente sul rendimento della squadra. Che è seconda, ad una incollatura dall’attuale capolista. Mai scordarlo.

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