OGGI CON DE CARLO

Cuore tifoso Inter: la coperta corta

Gli infortuni di Sanchez e D’Ambrosio mettono a nudo i problemi della rosa che sarà messa a dura prova ma devono esaltare la squadra nelle difficoltà

Niente da fare, nessuna buona notizia che ridimensionasse il tipo di infortunio occorso a D’Ambrosio all’Olimpico con la maglia della Nazionale e ad Alexis Sanchez per quello subito con la maglia cilena. Un mese e mezzo per D’Ambrosio, forse addirittura tre per Sanchez. Sono due notizie gravi che inevitabilmente influiranno nel rendimento della squadra. Possiamo stare qui a piangerci addosso, a sacramentare verso la sfortuna o a prendercela verso l’autore del fallo (Cuadrado).

Resta il fatto che la sfortuna è un elemento che fa parte del gioco e state certi che nessuno darà alibi all’Inter, nessuno ricorderà, in caso di sconfitte, che l’Inter ha dovuto rinunciare a due elementi preziosi. In tante occasioni ho visto squadre falcidiate dagli infortuni, accarezzate da stampa e tifosi nel momento delle notizie, incoraggiate a rialzarsi mentre l’ambiente parlava di sfortuna. Quando poi arrivavano anche i risultati negativi, tutta quella comprensione veniva improvvisamente dimenticata, a favore di analisi spietate e abbacinanti che guardavano con sarcasmo alle giustificazioni sulla difficoltà per gli infortuni. Ho sentito e letto commenti che cantavano la disgrazia, come nel caso di Stramaccioni che dovette assistere alla bellezza di 12 infortuni quasi simultanei, con la stampa che lo accarezzava prima e lo distruggeva poi, nonostante fosse costretto a schierare squadre improvvisate mettendo i primavera in panchina. Gli stessi tifosi che sembrano capire il momento, dimenticano immediatamente se perdi partite e occasioni. Conte nel caso, verrà compreso ancora meno, considerano che l’Inter in estate ha fatto molto bene in sede di campagna acquisti ma qualche scelta aveva generato perplessità, come quella di Sanchez, considerato una scommessa. Pare che questa non verrà vinta da Conte perché prima del 2020 non lo rivedremo in campo e, stando agli standard di Conte, è necessario essere al massimo della forma per aspirare ad un posto da titolare. Tocca perciò alla squadra reagire, a partire da Lazaro che dovrà dare sostanza alle sue parole di riscatto in nerazzurro e alla società che a gennaio dovrà comunque fare qualcosa. L’importante è non avere alcun tipo di giustificazione in testa ma confermare quel senso del collettivo che tanti giocatori hanno reclamizzato ora che le cose vanno ancora bene. Ora vedremo davvero di che pasta è fatta l’Inter.

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