Andrea Bertolacci è l'altra grande novità, oltre a quella di Ranieri, in casa Sampdoria in vista della sfida con la Roma (che resta a forte rischio), ma prima di fare il suo esordio con i liguri, il centrocampista ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe ed è tornato a parlare della difficile stagione vissuta al Milan lo scorso anno, quando collezionò soltanto 4 presenze e tutte in Europa League. Le ragioni però non sarebbero soltanto tecniche, almeno stando a quanto affermato dallo stesso giocatore, che in una lunga intervista rilasciata al 'Secolo XIX', ha infatti dichiarato che le poche presenze sono state una scelta della societè e non una decisione di Gattuso.
"Andavo a scadenza di contratto, è stata più una scelta della società - le parole di Bertolacci - con Gattuso ne ho parlato e ho capito che non era opera sua. Io peraltro mi sono allenato tutto l’anno col sorriso, non ho mai remato contro, avevo ottimo rapporti con tutti".
Nessun problema quindi con Gattuso, che prima dell'ingaggio di Ranieri era tra i papabili per prendere il posto di Di Francesco a Genova: "Sapevo prima di firmare che avrei potuto trovare Gattuso, ma non avrei avuto nessun problema. Anzi, magari qui avrei giocato sempre. Con lui ho un buon rapporto, ci siamo sempre parlati chiari ed era stato lui a volermi al Milan".
Per quanto riguarda l'inizio della sua nuova avventura Bertolacci, oltre 100 partite giocate con la maglia del Genoa, ha avuto sensazioni molto positive: "I tifosi genoani mi hanno colpito: solo qualche sfottò, nessun insulto. Ho dato tutto per loro, ora è giusto che dia tutto per una società che mi ha voluto fortemente. Lascerò parlare il campo, farò di tutto per onorare la Samp. Il presidente mi ha voluto ed è un segno di stima. Me l'aveva promesso anni fa su un aereo per Roma".