Froome cade e sale il Mont Ventoux a piedi

Un arrivo mai visto in tutta la storia del Tour de France. Il misfatto a meno di un km dall'arrivo con De Gendt già trionfatore. Nel gruppo della maglia gialla però succede l'incredibile. Una moto della tv rallenta di colpo, Porte, in testa al gruppetto, non ha il tempo di frenare. L'impatto è inevitabile. Assieme all'australiano vanno a terra Bauke Mollema e Chris Froome. La bici della maglia gialla è distrutta, il gruppetto con Yates, Quintana e Aru evita l'incidente e procede. Ma qui succede l'impensabile. La congestione provocata dai tifosi e dall'incidente non consente alle ammiraglie di essere a ridosso dai corridori. Chris Froome si trova da solo, allora decide di procedere a piedi. Si mette a correre. Gli avversari lo sfilano, il britannico del Team Sky procede a piedi, di corsa, verso la vetta del Mont Ventoux. Con l'ammiraglia del Team Sky lontana Froome procede, parlando alla radiolina, correndo. Dopo qualche centinaio di metri il britannico si ferma e sale su una bici generica dell'assistenza. Una bici del servizio corsa, troppo piccola per lui. Pedala, ma non riesce ad agganciare gli scarpini né a fare forza, ma almeno va più forte rispetto a quando saliva di corsa. Dopo qualche pedalata Froome scende di nuovo, finalmente la sua ammiraglia gli fornisce una bici del Team Sky, così Froome può tagliare il traguardo.

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