La Chapecoense torna in campo dopo la tragedia
A due mesi dalla tragedia aerea in Colombia che ha devastato la squadra alla vigilia della finale di Copa Sudamericana, la Chapecoense è tornata in campo per un'amichevole contro i campioni del Brasile del Palmeiras. Una giornata particolarmente toccante, visto che prima del fischio di inizio è stata consegnata la Copa Sudamericana ai famigliari delle vittime e ai tre giocatori sopravvissuti, Jackson Ragnar Follmann, Neto e Alan Ruschel. Dei tre solo il primo, portiere 24enne, non potrà più tornare in campo perché ha subito l'amputazione della gamba destra. Per la cronaca il match è finito 2-2: al minuto 71 tutti fermi per omaggiare le vittime di Medellin.
A due mesi dalla tragedia aerea in Colombia che ha devastato la squadra alla vigilia della finale di Copa Sudamericana, la Chapecoense è tornata in campo per un'amichevole contro i campioni del Brasile del Palmeiras. Una giornata particolarmente toccante, visto che prima del fischio di inizio è stata consegnata la Copa Sudamericana ai famigliari delle vittime e ai tre giocatori sopravvissuti, Jackson Ragnar Follmann, Neto e Alan Ruschel. Dei tre solo il primo, portiere 24enne, non potrà più tornare in campo perché ha subito l'amputazione della gamba destra. Per la cronaca il match è finito 2-2: al minuto 71 tutti fermi per omaggiare le vittime di Medellin.
A due mesi dalla tragedia aerea in Colombia che ha devastato la squadra alla vigilia della finale di Copa Sudamericana, la Chapecoense è tornata in campo per un'amichevole contro i campioni del Brasile del Palmeiras. Una giornata particolarmente toccante, visto che prima del fischio di inizio è stata consegnata la Copa Sudamericana ai famigliari delle vittime e ai tre giocatori sopravvissuti, Jackson Ragnar Follmann, Neto e Alan Ruschel. Dei tre solo il primo, portiere 24enne, non potrà più tornare in campo perché ha subito l'amputazione della gamba destra. Per la cronaca il match è finito 2-2: al minuto 71 tutti fermi per omaggiare le vittime di Medellin.
A due mesi dalla tragedia aerea in Colombia che ha devastato la squadra alla vigilia della finale di Copa Sudamericana, la Chapecoense è tornata in campo per un'amichevole contro i campioni del Brasile del Palmeiras. Una giornata particolarmente toccante, visto che prima del fischio di inizio è stata consegnata la Copa Sudamericana ai famigliari delle vittime e ai tre giocatori sopravvissuti, Jackson Ragnar Follmann, Neto e Alan Ruschel. Dei tre solo il primo, portiere 24enne, non potrà più tornare in campo perché ha subito l'amputazione della gamba destra. Per la cronaca il match è finito 2-2: al minuto 71 tutti fermi per omaggiare le vittime di Medellin.
A due mesi dalla tragedia aerea in Colombia che ha devastato la squadra alla vigilia della finale di Copa Sudamericana, la Chapecoense è tornata in campo per un'amichevole contro i campioni del Brasile del Palmeiras. Una giornata particolarmente toccante, visto che prima del fischio di inizio è stata consegnata la Copa Sudamericana ai famigliari delle vittime e ai tre giocatori sopravvissuti, Jackson Ragnar Follmann, Neto e Alan Ruschel. Dei tre solo il primo, portiere 24enne, non potrà più tornare in campo perché ha subito l'amputazione della gamba destra. Per la cronaca il match è finito 2-2: al minuto 71 tutti fermi per omaggiare le vittime di Medellin.
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