L'ultima volta che lo avevamo visto piangere è stato dopo la finale di Madrid, quando l'abbraccio con Marco Materazzi al Bernabeu sancì il suo addio all'Inter. Sette anni dopo il suo Manchester United raggiunge a fatica la qualificazione alla finale di Europa League e José Mourinho mostra ancora una volta il lato più umano di sé, non riuscendo a trattenere l'emozione al triplice fischio finale. "È stata una partita sofferta, gli ultimi dieci minuti mi sono sembrati lunghissimi così come lo erano stati quelli giocati con l'Inter al Camp Nou contro il Barcellona nel 2010 - ha spiegato nel post partita - Se fossi l'allenatore o un giocatore del Celta Vigo me ne andrei triste ma con la testa molto alta, devo fare i complimenti all'avversario. Vincere la finale sarebbe molto bello in questa stagione così difficile. Non era certo la partita più importante della storia del Manchester United, ma per Vigo senza dubbio sì e dovevamo avere le loro stesse motivazioni".