Coppa Italia, le pagelle di Lazio-Milan

Strakosha 6 - Dalle sue parti il Milan ci arriva poco. Serata tranquilla

Patric 5,5 - Difende con grinta e ha gamba per spingere. Rischia il rosso su Borini.

Acerbi 7 - Ringhia su Piatek, concedendogli pochissimo spazio nel corpo a corpo.

Bastos 6 - Ordinaria amministrazione. Si limita a fare il suo tenendo alta la concentrazione.

Romulo 5,5 - Parte largo e taglia verso il centro, ma non spinge. (Dal 90' Marusic sv)

Parolo 5,5 - Generoso, ma gli manca però un po' di lucidità, (Dal 73' Luis Alberto 5,5)

Leiva 6 - Gestisce il traffico con calma e precisione dando solidità alla difesa.

Milinkovic 5,5 - Fa valere il fisico, in fase di spinta gli manca cattiveria

Lulic 6 - Quantità e attenzione sono il suo marchio di fabbrica.

Correa 5,5 - Si piazza tra le linee alle spalle di Immobile illuminandosi solo a intermittenza.

Immobile 6 - Lotta e fa reparto da solo, ma resta a secco. (Dall'81' Caicedo sv)

Inzaghi 6: Lazio da battaglia dietro e solida in mediana.

Donnarumma 6 - Normale amministrazione per il portiere rossonero.

Calabria 6 - Pensa più alla fase difensiva perché la corsia destra non funziona.

Musacchio 6,5 - Determinante in alcune situazioni pericolose. 

Romagnoli 6,5 - Puntuale in ogni intervento, vero leader della difesa.

Laxalt 5 - Troppi errori tecnici per lui. Ci mette cuore e corsa, ma non basta

Kessie 6 - Toccato subito duro da Parolo, ma al 28' è costretto ad alzare ad uscire.

Bakayoko 6 - Personalità in cabina di regia, ma è poco protetto dai compagni.

Paquetà 5,5 - Spento e fatica a trovare la posizione. (Dall'86' Biglia sv)

Suso 4,5 - Impresentabile, svogliato. Si fa vedere poco ed è impreciso. Nullo

Piatek 5,5 - Solo nel deserto rossonero si ritrova a fare a sportellate con Acerbi.

Borini 5 - Attaccare? No, grazie. Gioca quasi da terzino aggiunto e non si capisce il perché.

Calhanoglu 5,5 - Prova a dare una sveglia ai suoi, poi anche lui appare involuto.

Castillejo 6 - Poco più di 15 minuti in cui prova a dare vivacità.

Gattuso 5 - Passo indietro sul gioco e sull'atteggiamento.