Il conto della giustizia è arrivato due mesi dopo quel pomeriggio di follia sull'autostrada A2. La Digos di Salerno ha chiuso il cerchio sulle indagini relative alla violenta guerriglia urbana andata in scena lo scorso 11 ottobre all'altezza dell'area di servizio di San Mango Piemonte, identificando e denunciando trenta ultras. Si tratta di sostenitori della Casertana e del Catania, ritenuti responsabili a vario titolo degli scontri che avevano paralizzato la circolazione e terrorizzato gli automobilisti.
Mazze, fumogeni e panico tra le auto -
L'indagine, conclusa martedì scorso con il deposito dell'informativa in Procura, ha ricostruito la dinamica di un vero e proprio agguato. Le due tifoserie si erano incrociate mentre rientravano dalle rispettive trasferte: i campani tornavano da Picerno, i siciliani da Giugliano. Quello che doveva essere un semplice rientro si è trasformato in una battaglia: le due fazioni si sono affrontate invadendo la carreggiata con mazze, oggetti contundenti, fumogeni ed esplosivi. Il risultato fu il blocco totale del traffico in entrambi i sensi di marcia per diversi minuti, con decine di famiglie e viaggiatori costretti ad assistere, impauriti e intrappolati nelle loro auto, alla violenza degli scontri.
Coinvolti due minorenni: pugno duro del Questore -
Nel registro degli indagati sono finiti in trenta: per ventotto di loro la denuncia è a piede libero presso la Procura di Salerno, mentre per due minorenni gli atti sono stati trasmessi al Tribunale per i Minorenni. Ma i guai per i facinorosi non si limitano al piano penale. Il Questore di Salerno ha infatti già avviato le procedure per l'emissione dei Daspo nei confronti di tutti gli identificati: per loro le porte degli stadi resteranno chiuse a lungo. L'operazione, condotta con il supporto delle Digos di Caserta e Catania, conferma l'alta attenzione delle forze dell'ordine sul nodo stradale di Salerno, crocevia nevralgico e spesso "caldo" per l'incrocio delle tifoserie del Sud e del Nord Italia.