© Getty Images|Il 2 gennaio si è spento a 80 anni Aldo Agroppi. Bandiera del Torino (con cui vinse due Coppe Italia) e capitano del Perugia, da allenatore portò il Pisa in A e stabilì il record di imbattibilità in B col Perugia. Tecnico dal carattere schietto, la sua carriera in panchina fu segnata dal burrascoso rapporto con la piazza di Firenze per la gestione di Antognoni.
© italyphotopress|L'8 gennaio muore, a 89 anni, Fabio Cudicini. Celebre come il "Ragno Nero" per le sue parate feline, ha scritto la storia del Milan vincendo Scudetto, Coppa dei Campioni e Intercontinentale tra il '68 e il '69. Fu anche una colonna della Roma (noto come "Pennellone"), con cui conquistò la Coppa delle Fiere.
© italyphotopress|L'8 gennaio il giornalismo sportivo perde una colonna: Rino Tommasi è morto a 90 anni. Celebre per il sodalizio in telecronaca con Gianni Clerici nel tennis e per i suoi racconti della "Grande Boxe", è stato un pioniere della TV commerciale. Primo direttore dello sport di Canale 5, ha avuto il merito di portare il grande sport americano (come il Super Bowl) nelle case degli italiani.
© ipp|Il 5 marzo si spegne una leggenda del giornalismo sportivo: Bruno Pizzul. Classe 1938, è stato la colonna sonora delle notti magiche e delle delusioni azzurre, raccontando le partite della Nazionale dai Mondiali del 1986 fino al 2002. Ha legato il suo nome anche a programmi cult come Domenica Sprint e La Domenica Sportiva
© italyphotopress|Il 20 marzo la Formula 1 ha salutato Eddie Jordan, morto a 76 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Istrionico fondatore dell'omonima scuderia (attiva dal 1991 al 2005), entrò nella leggenda per aver fatto esordire Michael Schumacher a Spa. Tra i suoi successi, si ricorda la memorabile vittoria di Fisichella in Brasile nel 2003.
© Getty Images|Il 21 marzo 2025 muore George Foreman: ha scritto la storia del pugilato attraversando diverse ere, dall'oro olimpico del '68 all'epico "Rumble in the Jungle" contro Muhammad Ali. Nel 1994 compì il miracolo sportivo riconquistando il titolo mondiale a 45 anni contro Michael Moorer, diventando il campione più anziano di sempre.
© italyphotopress|Il 7 aprile il calcio piange Jorge Bolaño, scomparso improvvisamente a 47 anni per un arresto cardiaco mentre si trovava in Colombia. Il centrocampista, volto noto del nostro campionato tra gli anni '90 e 2000, ha legato la sua carriera soprattutto al Parma (sette stagioni), vestendo anche le maglie di Sampdoria, Lecce e Modena.
© Da video|Il 22 aprile il calcio italiano saluta Giuseppe "Giussy" Farina, morto all'età di 91 anni. Imprenditore vicentino, fu l'artefice del miracolo del "Real Vicenza" (secondo in Serie A nel 1978) e guidò il Milan dal 1982 al 1986. La sua uscita di scena aprì le porte all'era di Silvio Berlusconi in rossonero.
© italyphotopress|Il 20 maggio si è spenta una delle stelle più luminose dello sport italiano: Nino Benvenuti è morto all'età di 87 anni. Nato a Isola d'Istria, ha costruito una carriera leggendaria iniziata con l'oro olimpico a Roma 1960 e culminata con i titoli mondiali nei pesi superwelter e medi. Con un record di 82 vittorie su 90 incontri, lascia un vuoto incolmabile
© italyphotopress|Il 31 maggio calcio italiano piange Ernesto Pellegrini, scomparso a 84 anni. Imprenditore di successo, è entrato nella storia dello sport come presidente dell'Inter dal 1984 al 1995. Sotto la sua presidenza "gentile", il club nerazzurro conquistò due Coppe UEFA e il leggendario "Scudetto dei Record" della stagione 1988-1989 con Trapattoni in panchina.
© italyphotopress|Il 3 luglio il mondo dello sport piange la tragica scomparsa di Diogo Jota, deceduto in un incidente in Spagna. L'attaccante del Liverpool, ex stella del Wolverhampton, lascia un'eredità pesante: 63 gol in Premier, 5 trofei con i Reds (tra cui il titolo 2025) e due Nations League vinte con il Portogallo.
© afp|Il 17 luglio è morto Felix Baumgartner, 56 anni, vittima di un incidente a Porto Sant'Elpidio (Fermo). Il base jumper austriaco è precipitato con il parapendio a motore, probabilmente colto da malore in volo. Leggenda degli sport estremi, era celebre in tutto il mondo per lo storico lancio dalla stratosfera.
© italyphotopress|Il 19 luglio il calcio italiano piange Sergio Campana, morto a 91 anni. Ex bandiera del Vicenza e attaccante del Bologna, ha scritto la storia fuori dal campo come fondatore e presidente dell'Associazione Italiana Calciatori per 43 anni (1968-2011). A lui si deve la storica conquista della Legge 91 del 1981, che riconobbe lo status di lavoratori professionisti agli atleti.Sergio Campana
© instagram|Il 22 luglio muore a 64 anni è morto Celeste Pin. L'ex difensore della Fiorentina in carriera aveva vestito anche le maglie di Perugia, Verona e Siena e dopo il ritiro a metà degli anni Novanta era rimasto nel mondo del calcio dedicandosi alle giovanili di diversi club nel ruolo di dirigente sportivo.
© italyphotopress|Il 24 luglio il mondo dello sport-intrattenimento perde la sua icona più grande: Hulk Hogan è morto all'età di 71 anni. Grazie al suo carisma e al suo look inconfondibile, "The Hulkster" è stato il volto della rivoluzione che ha trasformato la WWE in un fenomeno di massa, portando il wrestling nelle case di milioni di famiglie in tutto il globo.
© italyphotopress|Il 4 settembre lo sport italiano piange Giorgio Armani, scomparso a 91 anni. Oltre alla moda, il suo nome resta legato indissolubilmente alle discipline agonistiche: dal 2008 proprietario e mecenate dell'Olimpia Milano, riportata ai vertici del basket, ha firmato per anni le divise ufficiali degli atleti azzurri ai Giochi Olimpici.
© IPA|Il 15 settembre mondo degli sport invernali è sotto shock: Matteo Franzoso non ce l'ha fatta. Lo sciatore genovese di 25 anni è deceduto a Santiago del Cile in seguito al terribile incidente occorso durante un allenamento di discesa a La Parva. Campione italiano di combinata nel 2023 e vincitore in Coppa Europa, vantava 17 presenze nel circuito maggiore della Coppa del Mondo.
© italyphotopress|Il 2 novembre si è spento a Udine, all'età di 84 anni, Giovanni Galeone. Tecnico visionario e anticonformista, è stato il simbolo del calcio spettacolo con il suo 4-3-3, scrivendo la storia del Pescara (due promozioni in A) e vincendo anche a Udine e Perugia. Mentore di Massimiliano Allegri e ispiratore di Gasperini, lascia un'eredità indelebile basata sulla bellezza del gioco.
© Centro Internazionale Guida Sicura|Il 6 novembre il mondo dei motori piange Andrea de Adamich, morto a 84 anni. Campione con l'Alfa Romeo e pilota in F1 con Ferrari e McLaren, è diventato un volto familiare per milioni di italiani come telecronista di Mediaset, raccontando i Gran Premi per oltre trent'anni (1978-2009).
© italyphotopress|L'11 novembre il basket mondiale piange Micheal Ray Richardson, morto a 70 anni. Talento cristallino e 4 volte All-Star in NBA (Knicks, Nets), dopo la squalifica a vita dagli USA trovò la sua rinascita in Italia. Divenne idolo assoluto della Virtus Bologna (1988-1991), regalando spettacolo anche a Livorno e Forlì.
© italyphotopress|Il 25 novembre è morto Lorenzo Buffon, per 10 anni portiere del Milan con cui vinse 5 scudetti. Dopo aver militato con il Milan capitanato da Niels Liedholm dal 1950 al 1960, nella sua lunga carriera indossò anche le maglie di Genoa, Fiorentina e Inter, oltre che quella della Nazionale.
© Getty Images|Il 1° dicembre lo sport italiano piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli, morto all'età di 92 anni. Leggenda indiscussa, in carriera ha vinto due Roland Garros e guidato da capitano l'Italia alla storica Coppa Davis del '76. Numero 3 del ranking mondiale nella sua epoca, resta ad oggi l'unico tennista italiano nella International Tennis Hall of Fame.
© Foto da web|Il 4 dicembre si è spenta Mabel Bocchi, icona assoluta della pallacanestro italiana. Leggenda del Geas Sesto San Giovanni (con cui vinse 8 scudetti e una storica Coppa dei Campioni), fu eletta miglior giocatrice al mondo ai Mondiali del 1975. Un talento irripetibile, inserito nella Hall of Fame dal 2007.
© X|Il 25 dicembre il calcio britannico piange John Robertson, leggendaria ala del "miracolo" Nottingham Forest. Il centrocampista scozzese fu l'architetto delle due storiche Coppe dei Campioni vinte consecutivamente nel 1979 e 1980.
© Getty Images|Il 2 gennaio si è spento a 80 anni Aldo Agroppi. Bandiera del Torino (con cui vinse due Coppe Italia) e capitano del Perugia, da allenatore portò il Pisa in A e stabilì il record di imbattibilità in B col Perugia. Tecnico dal carattere schietto, la sua carriera in panchina fu segnata dal burrascoso rapporto con la piazza di Firenze per la gestione di Antognoni.
© italyphotopress|L'8 gennaio muore, a 89 anni, Fabio Cudicini. Celebre come il "Ragno Nero" per le sue parate feline, ha scritto la storia del Milan vincendo Scudetto, Coppa dei Campioni e Intercontinentale tra il '68 e il '69. Fu anche una colonna della Roma (noto come "Pennellone"), con cui conquistò la Coppa delle Fiere.
© italyphotopress|L'8 gennaio il giornalismo sportivo perde una colonna: Rino Tommasi è morto a 90 anni. Celebre per il sodalizio in telecronaca con Gianni Clerici nel tennis e per i suoi racconti della "Grande Boxe", è stato un pioniere della TV commerciale. Primo direttore dello sport di Canale 5, ha avuto il merito di portare il grande sport americano (come il Super Bowl) nelle case degli italiani.
© ipp|Il 5 marzo si spegne una leggenda del giornalismo sportivo: Bruno Pizzul. Classe 1938, è stato la colonna sonora delle notti magiche e delle delusioni azzurre, raccontando le partite della Nazionale dai Mondiali del 1986 fino al 2002. Ha legato il suo nome anche a programmi cult come Domenica Sprint e La Domenica Sportiva
© italyphotopress|Il 20 marzo la Formula 1 ha salutato Eddie Jordan, morto a 76 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Istrionico fondatore dell'omonima scuderia (attiva dal 1991 al 2005), entrò nella leggenda per aver fatto esordire Michael Schumacher a Spa. Tra i suoi successi, si ricorda la memorabile vittoria di Fisichella in Brasile nel 2003.
© Getty Images|Il 21 marzo 2025 muore George Foreman: ha scritto la storia del pugilato attraversando diverse ere, dall'oro olimpico del '68 all'epico "Rumble in the Jungle" contro Muhammad Ali. Nel 1994 compì il miracolo sportivo riconquistando il titolo mondiale a 45 anni contro Michael Moorer, diventando il campione più anziano di sempre.
© italyphotopress|Il 7 aprile il calcio piange Jorge Bolaño, scomparso improvvisamente a 47 anni per un arresto cardiaco mentre si trovava in Colombia. Il centrocampista, volto noto del nostro campionato tra gli anni '90 e 2000, ha legato la sua carriera soprattutto al Parma (sette stagioni), vestendo anche le maglie di Sampdoria, Lecce e Modena.
© Da video|Il 22 aprile il calcio italiano saluta Giuseppe "Giussy" Farina, morto all'età di 91 anni. Imprenditore vicentino, fu l'artefice del miracolo del "Real Vicenza" (secondo in Serie A nel 1978) e guidò il Milan dal 1982 al 1986. La sua uscita di scena aprì le porte all'era di Silvio Berlusconi in rossonero.
© italyphotopress|Il 20 maggio si è spenta una delle stelle più luminose dello sport italiano: Nino Benvenuti è morto all'età di 87 anni. Nato a Isola d'Istria, ha costruito una carriera leggendaria iniziata con l'oro olimpico a Roma 1960 e culminata con i titoli mondiali nei pesi superwelter e medi. Con un record di 82 vittorie su 90 incontri, lascia un vuoto incolmabile
© italyphotopress|Il 31 maggio calcio italiano piange Ernesto Pellegrini, scomparso a 84 anni. Imprenditore di successo, è entrato nella storia dello sport come presidente dell'Inter dal 1984 al 1995. Sotto la sua presidenza "gentile", il club nerazzurro conquistò due Coppe UEFA e il leggendario "Scudetto dei Record" della stagione 1988-1989 con Trapattoni in panchina.
© italyphotopress|Il 3 luglio il mondo dello sport piange la tragica scomparsa di Diogo Jota, deceduto in un incidente in Spagna. L'attaccante del Liverpool, ex stella del Wolverhampton, lascia un'eredità pesante: 63 gol in Premier, 5 trofei con i Reds (tra cui il titolo 2025) e due Nations League vinte con il Portogallo.
© afp|Il 17 luglio è morto Felix Baumgartner, 56 anni, vittima di un incidente a Porto Sant'Elpidio (Fermo). Il base jumper austriaco è precipitato con il parapendio a motore, probabilmente colto da malore in volo. Leggenda degli sport estremi, era celebre in tutto il mondo per lo storico lancio dalla stratosfera.
© italyphotopress|Il 19 luglio il calcio italiano piange Sergio Campana, morto a 91 anni. Ex bandiera del Vicenza e attaccante del Bologna, ha scritto la storia fuori dal campo come fondatore e presidente dell'Associazione Italiana Calciatori per 43 anni (1968-2011). A lui si deve la storica conquista della Legge 91 del 1981, che riconobbe lo status di lavoratori professionisti agli atleti.Sergio Campana
© instagram|Il 22 luglio muore a 64 anni è morto Celeste Pin. L'ex difensore della Fiorentina in carriera aveva vestito anche le maglie di Perugia, Verona e Siena e dopo il ritiro a metà degli anni Novanta era rimasto nel mondo del calcio dedicandosi alle giovanili di diversi club nel ruolo di dirigente sportivo.
© italyphotopress|Il 24 luglio il mondo dello sport-intrattenimento perde la sua icona più grande: Hulk Hogan è morto all'età di 71 anni. Grazie al suo carisma e al suo look inconfondibile, "The Hulkster" è stato il volto della rivoluzione che ha trasformato la WWE in un fenomeno di massa, portando il wrestling nelle case di milioni di famiglie in tutto il globo.
© italyphotopress|Il 4 settembre lo sport italiano piange Giorgio Armani, scomparso a 91 anni. Oltre alla moda, il suo nome resta legato indissolubilmente alle discipline agonistiche: dal 2008 proprietario e mecenate dell'Olimpia Milano, riportata ai vertici del basket, ha firmato per anni le divise ufficiali degli atleti azzurri ai Giochi Olimpici.
© IPA|Il 15 settembre mondo degli sport invernali è sotto shock: Matteo Franzoso non ce l'ha fatta. Lo sciatore genovese di 25 anni è deceduto a Santiago del Cile in seguito al terribile incidente occorso durante un allenamento di discesa a La Parva. Campione italiano di combinata nel 2023 e vincitore in Coppa Europa, vantava 17 presenze nel circuito maggiore della Coppa del Mondo.
© italyphotopress|Il 2 novembre si è spento a Udine, all'età di 84 anni, Giovanni Galeone. Tecnico visionario e anticonformista, è stato il simbolo del calcio spettacolo con il suo 4-3-3, scrivendo la storia del Pescara (due promozioni in A) e vincendo anche a Udine e Perugia. Mentore di Massimiliano Allegri e ispiratore di Gasperini, lascia un'eredità indelebile basata sulla bellezza del gioco.
© Centro Internazionale Guida Sicura|Il 6 novembre il mondo dei motori piange Andrea de Adamich, morto a 84 anni. Campione con l'Alfa Romeo e pilota in F1 con Ferrari e McLaren, è diventato un volto familiare per milioni di italiani come telecronista di Mediaset, raccontando i Gran Premi per oltre trent'anni (1978-2009).
© italyphotopress|L'11 novembre il basket mondiale piange Micheal Ray Richardson, morto a 70 anni. Talento cristallino e 4 volte All-Star in NBA (Knicks, Nets), dopo la squalifica a vita dagli USA trovò la sua rinascita in Italia. Divenne idolo assoluto della Virtus Bologna (1988-1991), regalando spettacolo anche a Livorno e Forlì.
© italyphotopress|Il 25 novembre è morto Lorenzo Buffon, per 10 anni portiere del Milan con cui vinse 5 scudetti. Dopo aver militato con il Milan capitanato da Niels Liedholm dal 1950 al 1960, nella sua lunga carriera indossò anche le maglie di Genoa, Fiorentina e Inter, oltre che quella della Nazionale.
© Getty Images|Il 1° dicembre lo sport italiano piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli, morto all'età di 92 anni. Leggenda indiscussa, in carriera ha vinto due Roland Garros e guidato da capitano l'Italia alla storica Coppa Davis del '76. Numero 3 del ranking mondiale nella sua epoca, resta ad oggi l'unico tennista italiano nella International Tennis Hall of Fame.
© Foto da web|Il 4 dicembre si è spenta Mabel Bocchi, icona assoluta della pallacanestro italiana. Leggenda del Geas Sesto San Giovanni (con cui vinse 8 scudetti e una storica Coppa dei Campioni), fu eletta miglior giocatrice al mondo ai Mondiali del 1975. Un talento irripetibile, inserito nella Hall of Fame dal 2007.
© X|Il 25 dicembre il calcio britannico piange John Robertson, leggendaria ala del "miracolo" Nottingham Forest. Il centrocampista scozzese fu l'architetto delle due storiche Coppe dei Campioni vinte consecutivamente nel 1979 e 1980.