F1, i caccia dell'Aeronautica Militare in volo sul Mugello

Una formazione di velivoli caccia Eurofighter con il cavallino rampante sulla fusoliera sorvoleranno la griglia di partenza prima del GP di Toscana Ferrari 1000. Un'iniziativa volta a sottolineare il legame tra la Ferrari e l’Aeronautica Militare, unite da un secolo dal marchio del cavallino: un connubio che fonda le sue radici storiche durante la prima guerra mondiale, con le gesta dell’Asso degli Assi dell’aviazione, il maggiore Francesco Baracca. l cavallino rampante – di colore argenteo su campo rosso, rivolto a sinistra e con la coda abbassata – era infatti lo stemma araldico del "Piemonte Reale Cavalleria", uno dei più prestigiosi reparti dell’Esercito Italiano, presso il quale Francesco Baracca prestò servizio ad inizio del Novecento.  

Una formazione di velivoli caccia Eurofighter con il cavallino rampante sulla fusoliera sorvoleranno la griglia di partenza prima del GP di Toscana Ferrari 1000. Un'iniziativa volta a sottolineare il legame tra la Ferrari e l’Aeronautica Militare, unite da un secolo dal marchio del cavallino: un connubio che fonda le sue radici storiche durante la prima guerra mondiale, con le gesta dell’Asso degli Assi dell’aviazione, il maggiore Francesco Baracca. l cavallino rampante – di colore argenteo su campo rosso, rivolto a sinistra e con la coda abbassata – era infatti lo stemma araldico del "Piemonte Reale Cavalleria", uno dei più prestigiosi reparti dell’Esercito Italiano, presso il quale Francesco Baracca prestò servizio ad inizio del Novecento.  

Una formazione di velivoli caccia Eurofighter con il cavallino rampante sulla fusoliera sorvoleranno la griglia di partenza prima del GP di Toscana Ferrari 1000. Un'iniziativa volta a sottolineare il legame tra la Ferrari e l’Aeronautica Militare, unite da un secolo dal marchio del cavallino: un connubio che fonda le sue radici storiche durante la prima guerra mondiale, con le gesta dell’Asso degli Assi dell’aviazione, il maggiore Francesco Baracca. l cavallino rampante – di colore argenteo su campo rosso, rivolto a sinistra e con la coda abbassata – era infatti lo stemma araldico del "Piemonte Reale Cavalleria", uno dei più prestigiosi reparti dell’Esercito Italiano, presso il quale Francesco Baracca prestò servizio ad inizio del Novecento.