La Samp fa visita a Papa Francesco

Papa Francesco ha ricevuto oggi in Vaticano i dirigenti e i calciatori della Sampdoria. L'udienza si è svolta nella Sala Clementina del Palazzo apostolico vaticano. "Grazie della visita - ha detto Jorge Bergoglio alla squadra di Ranieri -. Vorrei soltanto dirvi che sono contento e dirvi che lo sport, e anche il calcio, è una strada di vita, di maturità e di santità. Si può andare avanti, ma mai si può andare avanti da soli, sempre in squadra, questo è importante. Le vittorie più belle sono quelle della squadra. Da noi, al giocatore che gioca per se stesso, diciamo che 'si mangia il pallone'. Lo prende e non guarda gli altri. Inoltre non bisogna perdere lo sport amatoriale, lo sport che nasce proprio dalla vocazione di farlo. Gli altri interessi sono secondari. Vi auguro tutto questo. Pregherò per voi e vi chiedo di pregare per me".

Papa Francesco ha ricevuto oggi in Vaticano i dirigenti e i calciatori della Sampdoria. L'udienza si è svolta nella Sala Clementina del Palazzo apostolico vaticano. "Grazie della visita - ha detto Jorge Bergoglio alla squadra di Ranieri -. Vorrei soltanto dirvi che sono contento e dirvi che lo sport, e anche il calcio, è una strada di vita, di maturità e di santità. Si può andare avanti, ma mai si può andare avanti da soli, sempre in squadra, questo è importante. Le vittorie più belle sono quelle della squadra. Da noi, al giocatore che gioca per se stesso, diciamo che 'si mangia il pallone'. Lo prende e non guarda gli altri. Inoltre non bisogna perdere lo sport amatoriale, lo sport che nasce proprio dalla vocazione di farlo. Gli altri interessi sono secondari. Vi auguro tutto questo. Pregherò per voi e vi chiedo di pregare per me".

Papa Francesco ha ricevuto oggi in Vaticano i dirigenti e i calciatori della Sampdoria. L'udienza si è svolta nella Sala Clementina del Palazzo apostolico vaticano. "Grazie della visita - ha detto Jorge Bergoglio alla squadra di Ranieri -. Vorrei soltanto dirvi che sono contento e dirvi che lo sport, e anche il calcio, è una strada di vita, di maturità e di santità. Si può andare avanti, ma mai si può andare avanti da soli, sempre in squadra, questo è importante. Le vittorie più belle sono quelle della squadra. Da noi, al giocatore che gioca per se stesso, diciamo che 'si mangia il pallone'. Lo prende e non guarda gli altri. Inoltre non bisogna perdere lo sport amatoriale, lo sport che nasce proprio dalla vocazione di farlo. Gli altri interessi sono secondari. Vi auguro tutto questo. Pregherò per voi e vi chiedo di pregare per me".