Spalletti in conferenza con due rose: "Per Mahsa Amini e Hadis Najafi"

Nella conferenza stampa alla vigilia del match con il Torino, Luciano Spalletti si è presentato con due rose rosse in mano. Alla domanda dei giornalisti, il tecnico del Napoli ha risposto così: "Sono per ricordare Mahsa Amini e Hadis Najafi (le due ragazze morte in Iran, ndr), non aggiungo altro". La morte della prima, avvenuta mentre si trovava in custodia perché portava il velo in modo 'non appropriato', ha causato un'ondata di proteste in Iran da parte delle donne. La seconda, diventata anch’essa simbolo delle proteste contro il velo obbligatorio, è stata freddata con tre pallottole mentre manifestava.

Nella conferenza stampa alla vigilia del match con il Torino, Luciano Spalletti si è presentato con due rose rosse in mano. Alla domanda dei giornalisti, il tecnico del Napoli ha risposto così: "Sono per ricordare Mahsa Amini e Hadis Najafi (le due ragazze morte in Iran, ndr), non aggiungo altro". La morte della prima, avvenuta mentre si trovava in custodia perché portava il velo in modo 'non appropriato', ha causato un'ondata di proteste in Iran da parte delle donne. La seconda, diventata anch’essa simbolo delle proteste contro il velo obbligatorio, è stata freddata con tre pallottole mentre manifestava.

Nella conferenza stampa alla vigilia del match con il Torino, Luciano Spalletti si è presentato con due rose rosse in mano. Alla domanda dei giornalisti, il tecnico del Napoli ha risposto così: "Sono per ricordare Mahsa Amini e Hadis Najafi (le due ragazze morte in Iran, ndr), non aggiungo altro". La morte della prima, avvenuta mentre si trovava in custodia perché portava il velo in modo 'non appropriato', ha causato un'ondata di proteste in Iran da parte delle donne. La seconda, diventata anch’essa simbolo delle proteste contro il velo obbligatorio, è stata freddata con tre pallottole mentre manifestava.