Un mondiale lottato, sudato e alla fine vinto. Francesco Bagnaia è il nuovo campione del Mondo della MotoGP al termine di una stagione esaltante, un duello prima a distanza (quasi siderale) da Quartararo e poi col testa a testa finale che ha regalato emozioni agli amanti del Motomondiale.
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Tra i due ad avere un sorriso velato è quindi Quartararo, che però dopo l’11° posto in qualifica non va oltre il nono posto finale conquistando i primi 7 punti del mondiale
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Altro giro, altra corsa, altra delusione per Bagnaia. Nel GP d’Indonesia, viziato dalla pioggia, Pecco non va oltre il 15° posto finale che gli permette di togliere lo zero nella casella punti.
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Dopo la prima pole stagionale, Quartararo si accomoda invece sul secondo gradino del podio alle spalle di Miguel Oliveira e davanti alla Ducati di Johann Zarco. Nonostante l’11° posto finale, il leader del mondiale resta Bastianini.
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A Termas de Rio Hondo Bagnaia rivede la luce, conquistando un quinto posto in rimonta al termine di una gara che lo aveva visto partire addirittura dalla quinta fila in 15esima posizione in griglia.
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Partito sesto al fianco di Pol Espargarò e Vinales, il “Diablo” fatica in Argentina e chiude ottavo vedendo aumentare il distacco dal leader del mondiale di 10 punti: il primo in classifica, grazie al successo argentino, è Aleix Espargarò.
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Tutto sembra tornare per il verso giusto proseguendo il cammino oltre Oceano, con il GP di Austin che regala a Bagnaia la prima prima fila stagionale (3° con le Ducati di Martin e Miller) e il quinto posto finale in gara.
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Ancora una volta dalla seconda fila in sesta posizione in griglia, l’iridato francese non riesce ad andare oltre il settimo posto vedendo sfuggire il leader (nuovamente Bastianini grazie al successo americano) a 17 lunghezze.
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Quanto di buono visto nelle ultime due gare, però, viene vanificato nelle qualifiche di Portiamo. Passato dal Q1, Bagnaia cade e parte dal 25° posto, poi con una rimonta super si porta fino all’ottavo posto finale.
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In Portogallo “El Diablo” torna a esultare: partito 5°, il francese supera tutti e vince il GP di Portiamo portandosi per la prima volta in testa al mondiale con 69 punti (primato condiviso con la Suzuki di Rins).
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Il primo squillo di Pecco arriva a Jerez, dove mette a segno il weekend perfetto. Prima la pole, poi il successo lo portano a -33 da Quartararo. Nonostante la “sconfitta”, El Diablo può sorridere perché leader solitario del mondiale.
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Francia dal doppio volto per Bagnaia che al sabato conquista un’altra pole, ma la domenica butta tutto alle ortiche nella lotta per il primo posto con Bastianini: a 6 giri dal termine perde l’avantreno e va giù. I punti di distacco da Quartararo diventano 46.
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Partito quarto, in casa il pilota Yamaha non va oltre il quarto posto finale ai piedi del podio festante formato da Bastianini, Miller e Aleix Espargarò.
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Il GP d’Italia è l’occasione di rifarsi e Pecco lo sa bene. Dopo la qualifica da quinto posto, con la seconda fila alle spalle di un poker Ducati, Bagnaia vola in gara e conquista il secondo successo stagionale. Quartararo è a -41.
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Dopo una qualifica da rivedere, l’iridato francese rimonta fino al secondo gradino del podio, confermando sempre di più la sua leadership mondiale con 122 punti all’attivo.
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Poteva essere domenica da bis a Barcellona, ma la sfortuna ci vede benissimo e ha messo lo sguardo su Bagnaia. Dopo l’ottima qualifica, in partenza Nakagami centra in pieno Pecco e lo costringe al ritiro. Per l’italiano i punti di distacco da Quartararo sono 66.
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Sfruttando il “big Crash” iniziale e la potenza della sua Yamaha, Quartararo si prende la scena in Spagna chiudendo primo e conquistando il secondo successo stagionale che gli consente di toccare quota 147 in classifica.
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Terza pole stagionale conquistata al Sachsenring per Bagnaia, ma domenica nera. La gara di Pecco in Germania dura solo quattro curve, con il posteriore perso in curva 1 che sa di beffa. 91 punti, il distacco più pesante della stagione.
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Partito secondo e dallo scatto bruciante in partenza, sfruttando la caduta di Bagnaia Quartararo vola al successo. A metà stagione è primissimo in classifica con 172 punti.
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L’ultima fatica prima della sosta si chiama Assen ed è da qui che Bagnaia riparte. Pole, la quarta del 2022, e successo senza riserve per il pilota piemontese che si riporta nuovamente a -66 da Quartararo.
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Partito secondo in griglia, il Diablo commette due errori gravissimi che lo fanno prima scivolare indietro e poi ritirarsi: il primo su Espargarò, col francese che cade e centra lo spagnolo, il secondo a 14 dal termine con l'high side che lo costringe al ritiro.
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La sosta sembra non aver pesato sul rendimento di Bagnaia, anzi. A Silverstone chiude quinto in qualifica e poi, al termine di una domenica da incorniciare, si regala il successo davanti a Vinales e Miller riuscendosi a portare a 49 punti da Quartararo.
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Dopo l’incidente di Assen, il francese viene penalizzato con un long lap discutibile (percorso alla metà del tempo di tante altre piste). Partito quarto, Quartararo chiude ottavo regalando a Bagnaia l’occasione per accorciare.
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In casa della KTM a Spielberg è la Ducati a farne da padrona. Se a prendersi la pole è Zarco, Bagnaia dalla seconda casella in griglia parte forte e si invola al successo davanti a Quartararo (che tocca quota 200). Il distacco scende a 44 punti.
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Il weekend di Misano sembra non iniziare col piede giusto per Bagnaia che però entra nella storia della Ducati. Pecco vince il suo quarto GP di fila diventando il primo pilota su una Desmosedici a riuscirci. Successo che regala a Bagnaia il -30 da Quartararo.
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Nella domenica perfetta di Bagnaia, Quartararo resta in disparte. Tanti problemi per il pilota Yamaha, che partito ottavo non riesce ad andare oltre il quinto posto finale.
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Ancora un’altra pole per Bagnaia ad Aragon, ma la festa viene “rovinata” da Bastianini che sul finale supera Pecco relegandolo al secondo posto davanti a Espargarò. Il distacco dalla vetta è ora di 10 punti.
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Aragon e Quartararo, nella stessa frase, non vanno d’accordo. Mai a podio sulla pista del MotorLand, il francese è vittima del primo giro di Marquez: l’Honda dello spagnolo rallenta, la Yamaha lo centra e scaraventa a terra l’iridato di Nizza.
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Giappone bagnato, Motegi sfortunato per Bagnaia. Partito 12°, in lotta per l’ottavo posto proprio con Quartararo, Pecco scivola all’ultimo giro. Una cavolata, per parafrasare le parole del piemontese, che lo porta a -18 dall’ francese.
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Anche Quartararo non trova il giusto feeling con la pioggia nipponica e, partito dalla nona posizione in griglia, si regala un “semplice” ottavo posto finale.
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Col sangue negli occhi, Buriram è l’occasione per Bagnaia per lanciare un chiaro messaggio a Quartararo. Pecco chiude terzo dietro a Oliveira e Miller. Crederci è lecito: a tre gare dal termine il distacco è di soli 2 punti.
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Anche in questo caso la pioggia non fa sconti a Quartararo che, complice qualche problema alla sua M1, scivola sempre più indietro dalla quarta casella in griglia fino a concludere la gara con un misero quanto anonimo 17° posto. Il mondiale comincia a scricchiolare.
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Dopo aver ottenuto la prima fila, con la partenza dalla terza casella in griglia, la domenica australiana di Bagnaia è dolcissima: terzo posto finale e leadership Mondiale conquistata grazie “all’aiuto” di Quartararo…
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Quartararo si lecca le ferite a Phillip Island. La gara del francese dura solo 10 giri, condita però da due errori che non sono da “Diablo”: prima un lungo dopo 5 giri, poi la caduta. Bagnaia, in otto gare, gli ha recuperato ben 105 punti.
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Al primo match point per il titolo, il weekend in Malesia di Bagnaia non parte bene. Dei problemi alla sua Ducati lo portano a partire 6°, ma in gara è super e il successo lo proietta verso Valencia con 23 punti di vantaggio su Quartararo che guasta la festa a Sepang.
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Partito 12° e in lotta per risalire, a Sepang Quartararo mette le pezze dove può, ma si trova davanti il muro Ducati. Bagnaia e Bastianini lottano e conquistano 1° e 2° posto, lasciando al Diablo il 3° davanti a uno scatenato Bezzecchi. E Valencia diventa rovente...