L'INCONTRO

Celtic ricevuto dal Papa dopo la sconfitta in Champions con la Lazio

Il giorno dopo la sconfitta con la Lazio che vale il record negativo per un club britannico di 15 gare senza vittorie in Champions League, il Celtic si consola con la visita a Papa Francesco che rende molto meno amara la trasferta di Roma: "Non importa se abbiamo vinto o non abbiamo vinto, non importa. Ognuno lotta per vincere, ma la vittoria non è la finalità, quella può essere una sconfitta: la vittoria è tutto il percorso del gioco insieme, del gioco di squadra - ha detto il Pontefice. Perché il punto, aggiunge il Pontefice, è "mantenere l’amatorialità", quell’essere "amateur, dove - ribadisce - lo sport è per lo sport" e non una macchina per fare soldi, come sottolinea nel discorso scritto che il Papa si fa aiutare a leggere. "È molto cresciuta l’impronta finanziaria del ‘grande sport’, fino a rischiare, a volte, di rendere il calcio interessante solo per motivi di interesse economico". Invece, osserva Francesco, proprio nel Dna del Celtic Glasgow c’è un valore diametralmente opposto, che ricorda l’importanza della solidarietà. La Società Calcistica del Celtic, del resto, fu fondata nel 1887 proprio con il preciso scopo di alleviare la povertà nella città di Glasgow. Questa è stata un’iniziativa veramente caritatevole, per il bene dei più poveri tra i nostri fratelli e sorelle.

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