Yann Sommer 7,5: con una coreografia di clean-sheet, più che parate, vince il Festival dei sogni di ogni portiere: Ah, è lo scudetto della noia.
1 di 27 © Getty Images|Yann Sommer 7,5: con una coreografia di clean-sheet, più che parate, vince il Festival dei sogni di ogni portiere: Ah, è lo scudetto della noia.
Emil Audero 6,5: quelle rarissime volte in cui Sommer si spara una pennica gli tira giù tapparelle, sì ma senza lasciare quei buchini fastidiosi da dove entra un po’ di luce, accosta la porta, non entra manco un rumore o un refolo d’aria.
2 di 27 © Getty Images|Emil Audero 6,5: quelle rarissime volte in cui Sommer si spara una pennica gli tira giù tapparelle, sì ma senza lasciare quei buchini fastidiosi da dove entra un po’ di luce, accosta la porta, non entra manco un rumore o un refolo d’aria.
Alessandro Bastoni 9: specie in via d’estinzione, quella dei difensori classici. Gerry, la giraffa, soprannome per lo spogliatoio, ha un collo così lungo che dalla sua tana nei tre dietro mette la testa fino in area avversaria.
3 di 27 © Getty Images|Alessandro Bastoni 9: specie in via d’estinzione, quella dei difensori classici. Gerry, la giraffa, soprannome per lo spogliatoio, ha un collo così lungo che dalla sua tana nei tre dietro mette la testa fino in area avversaria.
Benjamin Pavard 8: non è un giocatore, è un’impresa di pulizie: servizi di disinfestazione in fase difensiva, purificazione in attacco e sanificazione del gruppo.
4 di 27 © Getty Images|Benjamin Pavard 8: non è un giocatore, è un’impresa di pulizie: servizi di disinfestazione in fase difensiva, purificazione in attacco e sanificazione del gruppo.
Francesco Acerbi 8: da piccolino gli piaceva marcare gente più forte, da grande vince il primo scudetto in carriera dove gli sarebbe piaciuto trovarla.
5 di 27 © Getty Images|Francesco Acerbi 8: da piccolino gli piaceva marcare gente più forte, da grande vince il primo scudetto in carriera dove gli sarebbe piaciuto trovarla.
Stefan de Vrij 7,5: quando stai per rottamare la tua macchina, poi aspetti e ci fai ancora centomila chilometri. Dopo i singhiozzi delle ultime stagioni, il rinnovo estivo sulla carta ha avuto effetti collaterali e benefici anche sullo spirito e sulle prestazioni dell’olandese.
6 di 27 © Getty Images|Stefan de Vrij 7,5: quando stai per rottamare la tua macchina, poi aspetti e ci fai ancora centomila chilometri. Dopo i singhiozzi delle ultime stagioni, il rinnovo estivo sulla carta ha avuto effetti collaterali e benefici anche sullo spirito e sulle prestazioni dell’olandese.
Yann Bisseck 7,5: se Inzaghi dovesse continuare a plasmarlo come ha fatto quest’anno, il demone avrà la sua creatura mitologica, di quelle realisticamente tratteggiabili nell’araldo di famiglia con le due stelle sopra.
7 di 27 © Getty Images|Yann Bisseck 7,5: se Inzaghi dovesse continuare a plasmarlo come ha fatto quest’anno, il demone avrà la sua creatura mitologica, di quelle realisticamente tratteggiabili nell’araldo di famiglia con le due stelle sopra.
Matteo Darmian 8: “È l’unico giocatore a cui chiederei la maglia”. Parola di Javier Zanetti, per dire. Per dire che la maglia la vendono già sudata e onorata. Non è un’investitura, è un tatuaggio sulla sua carriera.
8 di 27 © Getty Images|Matteo Darmian 8: “È l’unico giocatore a cui chiederei la maglia”. Parola di Javier Zanetti, per dire. Per dire che la maglia la vendono già sudata e onorata. Non è un’investitura, è un tatuaggio sulla sua carriera.
Federico Dimarco 9: attention, please. Anzi, “attention degli attention” come dice Filippo Champagne, culto social: sulla sinistra spinge e con quel piedino lì manda in “gaina” (ubriacati in milanese) quei poverelli della fascia che incontra.
9 di 27 © Getty Images|Federico Dimarco 9: attention, please. Anzi, “attention degli attention” come dice Filippo Champagne, culto social: sulla sinistra spinge e con quel piedino lì manda in “gaina” (ubriacati in milanese) quei poverelli della fascia che incontra.
Denzel Dumfries 7,5: prima dell’infortunio di dicembre è veloce come Verstappen, che però andrebbe in macchina. Aveva anche risolto quei problemini d’aerodinamica difensiva su cui inciampava in passato, poi ha perso qualcosa nei box e non è più riuscito a venirne fuori.
10 di 27 © Getty Images|Denzel Dumfries 7,5: prima dell’infortunio di dicembre è veloce come Verstappen, che però andrebbe in macchina. Aveva anche risolto quei problemini d’aerodinamica difensiva su cui inciampava in passato, poi ha perso qualcosa nei box e non è più riuscito a venirne fuori.
Carlos Augusto 7,5: detto, “l’abbraccetto”. Nomignolo discutibile, che però rende bene l’idea di quello che ha fatto: preso come nuovo esterno alto, reso di più come ‘braccetto’ nei tre dietro. In pratica ha stretto al petto tutta la fascia sinistra, “l’abbraccetto” appunto.
11 di 27 © Getty Images|Carlos Augusto 7,5: detto, “l’abbraccetto”. Nomignolo discutibile, che però rende bene l’idea di quello che ha fatto: preso come nuovo esterno alto, reso di più come ‘braccetto’ nei tre dietro. In pratica ha stretto al petto tutta la fascia sinistra, “l’abbraccetto” appunto.
Hakan Calhanoglu 10: centrocampista post-impressionista: usa il colore delle sue giocate per costruire le forme del disegno tecnico, tattico, geometrico della squadra: Paul (Hakan) Cezanne.
12 di 27 © Getty Images|Hakan Calhanoglu 10: centrocampista post-impressionista: usa il colore delle sue giocate per costruire le forme del disegno tecnico, tattico, geometrico della squadra: Paul (Hakan) Cezanne.
Nicolò Barella 8,5: adesso ha tutto il diritto di ribattezzare il suo posto del cuore in Sardegna, quello dove da bambino sognava di diventare uno dei centrocampisti italiani da sballo, da Torre delle Stelle in “Torre delle 2 stelle”, sindaco ad honorem. La squadra deve sempre e comunque chiamarlo per collegare i fili dell’impianto elettrico dello scudetto.
13 di 27 © Getty Images|Nicolò Barella 8,5: adesso ha tutto il diritto di ribattezzare il suo posto del cuore in Sardegna, quello dove da bambino sognava di diventare uno dei centrocampisti italiani da sballo, da Torre delle Stelle in “Torre delle 2 stelle”, sindaco ad honorem. La squadra deve sempre e comunque chiamarlo per collegare i fili dell’impianto elettrico dello scudetto.
Henrikh Mkhitaryan 9: per l’affinità con ogni situazione di gioco è uno di famiglia, perché c’è sempre. Poi a seconda del grado di parentela i tifosi, non solo quelli della Gen-Z, gli urlano: “Mio fratello, mio zio o mio padre”.
14 di 27 © Getty Images|Henrikh Mkhitaryan 9: per l’affinità con ogni situazione di gioco è uno di famiglia, perché c’è sempre. Poi a seconda del grado di parentela i tifosi, non solo quelli della Gen-Z, gli urlano: “Mio fratello, mio zio o mio padre”.
Davide Frattesi 8: “Non farmi vergognare che manca il capo cuoco” disse il cancelliere Metternich al giovane Franz Sacher, che quella sera di dicembre del 1816, da subentrato in cucina, inventò la torta Sacher. Pensateci la storia è la stessa, la dolcezza con cui il suo coltello da sostituto affonda per porzionare gli avversari, anche.
15 di 27 © Getty Images|Davide Frattesi 8: “Non farmi vergognare che manca il capo cuoco” disse il cancelliere Metternich al giovane Franz Sacher, che quella sera di dicembre del 1816, da subentrato in cucina, inventò la torta Sacher. Pensateci la storia è la stessa, la dolcezza con cui il suo coltello da sostituto affonda per porzionare gli avversari, anche.
Kristjan Asllani 7: sull’auto guidata da Calhanoglu non viaggia più sul seggiolino: ha capito come ci comporta in macchina, qualche volta può stare anche davanti (vedi gol con il Genoa) e addirittura tenere il volante da solo.
16 di 27 © Getty Images|Kristjan Asllani 7: sull’auto guidata da Calhanoglu non viaggia più sul seggiolino: ha capito come ci comporta in macchina, qualche volta può stare anche davanti (vedi gol con il Genoa) e addirittura tenere il volante da solo.
Tajon Buchanan sv: l'unico acquisto di gennaio è anche il primo della prossima stagione: per adesso Inzaghi è rimasto colpito dal dribbling e dai test fisici, ma non gli ha lasciato nessun segno in faccia.
17 di 27 © Getty Images|Tajon Buchanan sv: l'unico acquisto di gennaio è anche il primo della prossima stagione: per adesso Inzaghi è rimasto colpito dal dribbling e dai test fisici, ma non gli ha lasciato nessun segno in faccia.
Davy Klaassen 6: non certo una stagione da mettersi le mani nei capelli (battutaccia), ma per Inzaghi è stato uno scaffale in più nella dispensa dove appoggiare barattoli di serenità al momento di cucinare i cambi.
18 di 27 © Getty Images|Davy Klaassen 6: non certo una stagione da mettersi le mani nei capelli (battutaccia), ma per Inzaghi è stato uno scaffale in più nella dispensa dove appoggiare barattoli di serenità al momento di cucinare i cambi.
Juan Cuadrado sv: vogliamo pensare sia stato preso per giocare gli unici minuti buoni a Torino contro la Juventus, fatto, e per celebrare il sesto scudetto personale con un classico ballettino, fatto.
19 di 27 © Getty Images|Juan Cuadrado sv: vogliamo pensare sia stato preso per giocare gli unici minuti buoni a Torino contro la Juventus, fatto, e per celebrare il sesto scudetto personale con un classico ballettino, fatto.
Stefano Sensi sv: avrebbe voluto trasferirsi al Leicester a metà stagione, ma quando guarderà la medaglia del suo secondo scudetto in nerazzurro avrà la consapevolezza che, in fondo, va bene anche così.
20 di 27 © Getty Images|Stefano Sensi sv: avrebbe voluto trasferirsi al Leicester a metà stagione, ma quando guarderà la medaglia del suo secondo scudetto in nerazzurro avrà la consapevolezza che, in fondo, va bene anche così.
Ebenezer Akinsanmiro sv: con l'esordio assoluto da un quarto d'ora a Lecce ha messo un'impronta sulla seconda stella, di quelle che comunque non vanno via nemmeno con l'acetone.
21 di 27 © Getty Images|Ebenezer Akinsanmiro sv: con l'esordio assoluto da un quarto d'ora a Lecce ha messo un'impronta sulla seconda stella, di quelle che comunque non vanno via nemmeno con l'acetone.
Lautaro Martinez 10: indovinate qual è il miglior giocatore della Serie A 2023/24? E perché proprio il “Toro”? La questione non è poi così complicata, è quello che gli altri non hanno, la differenza, il non plus ultra della Serie A: è la vasca idromassaggio costruita sull’attico del campionato.
22 di 27 © Getty Images|Lautaro Martinez 10: indovinate qual è il miglior giocatore della Serie A 2023/24? E perché proprio il “Toro”? La questione non è poi così complicata, è quello che gli altri non hanno, la differenza, il non plus ultra della Serie A: è la vasca idromassaggio costruita sull’attico del campionato.
Marcus Thuram 9: da mister “chi l’avrebbe detto” a “mister, chi l’avrebbe retto?” uno così. Detto a posteriori da coloro che hanno solo provato a tagliargli la strada. Papà Lilian scherza con Cannavaro dicendo che con loro in campo questi gol non li avrebbe fatti: spoiler, non fa più ridere.
23 di 27 © Getty Images|Marcus Thuram 9: da mister “chi l’avrebbe detto” a “mister, chi l’avrebbe retto?” uno così. Detto a posteriori da coloro che hanno solo provato a tagliargli la strada. Papà Lilian scherza con Cannavaro dicendo che con loro in campo questi gol non li avrebbe fatti: spoiler, non fa più ridere.
Marko Arnautovic 6: con Sanchez, sono i due voti senza commento dello scudetto.
24 di 27 © Getty Images|Marko Arnautovic 6: con Sanchez, sono i due voti senza commento dello scudetto.
Alexis Sanchez 6,5: con Arnautovic, sono i due voti senza commento dello scudetto.
25 di 27 © Getty Images|Alexis Sanchez 6,5: con Arnautovic, sono i due voti senza commento dello scudetto.
Simone Inzaghi 10: bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, che bravo il demone. Per tutte le volte che avrebbe meritato un complimento e in via del tutto misteriosa non gli è stato recapitato. Forse sottovalutato, ma di sicuro adesso è sotto una montagna di bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, andate pure avanti quanto volete.
26 di 27 © Getty Images|Simone Inzaghi 10: bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, che bravo il demone. Per tutte le volte che avrebbe meritato un complimento e in via del tutto misteriosa non gli è stato recapitato. Forse sottovalutato, ma di sicuro adesso è sotto una montagna di bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, andate pure avanti quanto volete.
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Scudetto Inter, le pagelle di Frank Piantanida
1 di 27 © Getty Images|Yann Sommer 7,5: con una coreografia di clean-sheet, più che parate, vince il Festival dei sogni di ogni portiere: Ah, è lo scudetto della noia.
2 di 27 © Getty Images|Emil Audero 6,5: quelle rarissime volte in cui Sommer si spara una pennica gli tira giù tapparelle, sì ma senza lasciare quei buchini fastidiosi da dove entra un po’ di luce, accosta la porta, non entra manco un rumore o un refolo d’aria.
3 di 27 © Getty Images|Alessandro Bastoni 9: specie in via d’estinzione, quella dei difensori classici. Gerry, la giraffa, soprannome per lo spogliatoio, ha un collo così lungo che dalla sua tana nei tre dietro mette la testa fino in area avversaria.
4 di 27 © Getty Images|Benjamin Pavard 8: non è un giocatore, è un’impresa di pulizie: servizi di disinfestazione in fase difensiva, purificazione in attacco e sanificazione del gruppo.
5 di 27 © Getty Images|Francesco Acerbi 8: da piccolino gli piaceva marcare gente più forte, da grande vince il primo scudetto in carriera dove gli sarebbe piaciuto trovarla.
6 di 27 © Getty Images|Stefan de Vrij 7,5: quando stai per rottamare la tua macchina, poi aspetti e ci fai ancora centomila chilometri. Dopo i singhiozzi delle ultime stagioni, il rinnovo estivo sulla carta ha avuto effetti collaterali e benefici anche sullo spirito e sulle prestazioni dell’olandese.
7 di 27 © Getty Images|Yann Bisseck 7,5: se Inzaghi dovesse continuare a plasmarlo come ha fatto quest’anno, il demone avrà la sua creatura mitologica, di quelle realisticamente tratteggiabili nell’araldo di famiglia con le due stelle sopra.
8 di 27 © Getty Images|Matteo Darmian 8: “È l’unico giocatore a cui chiederei la maglia”. Parola di Javier Zanetti, per dire. Per dire che la maglia la vendono già sudata e onorata. Non è un’investitura, è un tatuaggio sulla sua carriera.
9 di 27 © Getty Images|Federico Dimarco 9: attention, please. Anzi, “attention degli attention” come dice Filippo Champagne, culto social: sulla sinistra spinge e con quel piedino lì manda in “gaina” (ubriacati in milanese) quei poverelli della fascia che incontra.
10 di 27 © Getty Images|Denzel Dumfries 7,5: prima dell’infortunio di dicembre è veloce come Verstappen, che però andrebbe in macchina. Aveva anche risolto quei problemini d’aerodinamica difensiva su cui inciampava in passato, poi ha perso qualcosa nei box e non è più riuscito a venirne fuori.
11 di 27 © Getty Images|Carlos Augusto 7,5: detto, “l’abbraccetto”. Nomignolo discutibile, che però rende bene l’idea di quello che ha fatto: preso come nuovo esterno alto, reso di più come ‘braccetto’ nei tre dietro. In pratica ha stretto al petto tutta la fascia sinistra, “l’abbraccetto” appunto.
12 di 27 © Getty Images|Hakan Calhanoglu 10: centrocampista post-impressionista: usa il colore delle sue giocate per costruire le forme del disegno tecnico, tattico, geometrico della squadra: Paul (Hakan) Cezanne.
13 di 27 © Getty Images|Nicolò Barella 8,5: adesso ha tutto il diritto di ribattezzare il suo posto del cuore in Sardegna, quello dove da bambino sognava di diventare uno dei centrocampisti italiani da sballo, da Torre delle Stelle in “Torre delle 2 stelle”, sindaco ad honorem. La squadra deve sempre e comunque chiamarlo per collegare i fili dell’impianto elettrico dello scudetto.
14 di 27 © Getty Images|Henrikh Mkhitaryan 9: per l’affinità con ogni situazione di gioco è uno di famiglia, perché c’è sempre. Poi a seconda del grado di parentela i tifosi, non solo quelli della Gen-Z, gli urlano: “Mio fratello, mio zio o mio padre”.
15 di 27 © Getty Images|Davide Frattesi 8: “Non farmi vergognare che manca il capo cuoco” disse il cancelliere Metternich al giovane Franz Sacher, che quella sera di dicembre del 1816, da subentrato in cucina, inventò la torta Sacher. Pensateci la storia è la stessa, la dolcezza con cui il suo coltello da sostituto affonda per porzionare gli avversari, anche.
16 di 27 © Getty Images|Kristjan Asllani 7: sull’auto guidata da Calhanoglu non viaggia più sul seggiolino: ha capito come ci comporta in macchina, qualche volta può stare anche davanti (vedi gol con il Genoa) e addirittura tenere il volante da solo.
17 di 27 © Getty Images|Tajon Buchanan sv: l'unico acquisto di gennaio è anche il primo della prossima stagione: per adesso Inzaghi è rimasto colpito dal dribbling e dai test fisici, ma non gli ha lasciato nessun segno in faccia.
18 di 27 © Getty Images|Davy Klaassen 6: non certo una stagione da mettersi le mani nei capelli (battutaccia), ma per Inzaghi è stato uno scaffale in più nella dispensa dove appoggiare barattoli di serenità al momento di cucinare i cambi.
19 di 27 © Getty Images|Juan Cuadrado sv: vogliamo pensare sia stato preso per giocare gli unici minuti buoni a Torino contro la Juventus, fatto, e per celebrare il sesto scudetto personale con un classico ballettino, fatto.
20 di 27 © Getty Images|Stefano Sensi sv: avrebbe voluto trasferirsi al Leicester a metà stagione, ma quando guarderà la medaglia del suo secondo scudetto in nerazzurro avrà la consapevolezza che, in fondo, va bene anche così.
21 di 27 © Getty Images|Ebenezer Akinsanmiro sv: con l'esordio assoluto da un quarto d'ora a Lecce ha messo un'impronta sulla seconda stella, di quelle che comunque non vanno via nemmeno con l'acetone.
22 di 27 © Getty Images|Lautaro Martinez 10: indovinate qual è il miglior giocatore della Serie A 2023/24? E perché proprio il “Toro”? La questione non è poi così complicata, è quello che gli altri non hanno, la differenza, il non plus ultra della Serie A: è la vasca idromassaggio costruita sull’attico del campionato.
23 di 27 © Getty Images|Marcus Thuram 9: da mister “chi l’avrebbe detto” a “mister, chi l’avrebbe retto?” uno così. Detto a posteriori da coloro che hanno solo provato a tagliargli la strada. Papà Lilian scherza con Cannavaro dicendo che con loro in campo questi gol non li avrebbe fatti: spoiler, non fa più ridere.
24 di 27 © Getty Images|Marko Arnautovic 6: con Sanchez, sono i due voti senza commento dello scudetto.
25 di 27 © Getty Images|Alexis Sanchez 6,5: con Arnautovic, sono i due voti senza commento dello scudetto.
26 di 27 © Getty Images|Simone Inzaghi 10: bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, che bravo il demone. Per tutte le volte che avrebbe meritato un complimento e in via del tutto misteriosa non gli è stato recapitato. Forse sottovalutato, ma di sicuro adesso è sotto una montagna di bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, andate pure avanti quanto volete.
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