VERSO ROMA-CREMONESE

Roma, Mourinho: "Non abbiamo tempo per aspettare la crescita dei giocatori"

Il tecnico giallorosso attende la Cremonese: "Nono sold out di fila, è incredibile e per noi è una grande vittoria"

@Getty Images

Il successo all'esordio contro la Salernitana non ha fatto altro che aumentare l'entusiasmo intorno alla Roma di Mourinho. Un fuoco acceso con il trionfo in Conference League nella passata stagione e ravvivato da un mercato importante. L'esordio casalingo per i giallorossi porta la Cremonese di Alvini in un Olimpico che sarà tutto esaurito per la nona partita di fila: "É una cosa incredibile, per noi è una grande vittoria e una cosa fantastica per il calcio italiano". 

Nonostante gli arrivi di Wijnaldum e Matic a centrocampo, più Dybala in attacco oltre a Celik per la fascia destra, Mourinho chiede ancora uno sforzo sul mercato alla dirigenza. Come vice Abraham è in arrivo Belotti: "A Salerno ho cambiato due centrocampisti con due attaccanti per vincere la partita e quando in panchina non hai giocatori del livello dei titolari, allora provi a fare quello che puoi. Non possiamo aspettare che Felix e Shomurodov siano al livello dei titolari, non abbiamo questo privilegio. In panchina avevo la qualità di Matic e Wijnaldum che sono entrati in campo e hanno controllato la partita. Belotti? Se è vero che vuole venire, mi piace questo feeling".

La colonna portante della Roma però ha un'anima italiana con Pellegrini e Cristante: "Lorenzo è un grande giocatore, ripeto che mi piacerebbe averne tre come lui in campo. Ha una grande maturità calcistica e può giocare in tante posizioni diverse. Cristante è importante come giocatore e come persona".

All'Olimpico arriva la neopromossa Cremonese, sconfitta all'esordio nel finale a Firenze: "Devo fare i complimenti ad Alvini per come fa giocare la squadra, non la vedo come una squadra che viene dalla Serie B perché sanno giocare e come condizionare l'avversario".

Contro i grigiorossi, Mourinho ha tutti a disposizione: "Wijnaldum e Matic stanno bene, così come Zaniolo. Nicolò mi sembra agile e fresco, ma con la sua intensità non è facile resistere novanta minuti. Il fatto che sia rimasto per me è importante, mi piacerebbe se restasse ma di mercato dove parlare con la dirigenza".

Dopo aver riportato un trofeo a Roma dopo 14 anni, in molti si aspettano una conferma dai giallorossi: "Non so se è più difficile vincere o ripetersi. So che l'Europa League non è molto diversa dalla Conference ai gironi, anche se saranno più equilibrati. Nella eliminazione diretta poi arrivano superpotenze economiche, ma abbiamo più potenziale rispetto alla stagione scorsa".

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