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Fiorentina, che orrore! Milan, gol dal mercato

 Alle spalle il marzo disastroso della Juve, che adesso... Intanto i rossoneri festeggiano con i "nuovi" acquisti

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E’ stato il weekend delle Grandi: vincono Milan, Juventus e Napoli e la Roma fa suo un derby tutt’altro che spettacolare. All’appello manca l’Inter capolista, in campo questa sera a Udine in attesa di fissare con discreta approssimazione la data per la festa della Doppia Stella.

DOLCE APRILE BIANCONERO – La Juve si mette alle spalle un marzo da dimenticare ( 4 partite, 2 pareggi e 2 sconfitte): in sette giorni di aprile un bel 2-0 alla Lazio in Coppa Italia e un sofferto 1-0 alla Fiorentina. Che vale il ritorno alla vittoria in campionato: l’ultima il 25 febbraio contro il Frosinone (3-2 con gol di Rugani al 5’ di recupero). Anche questa volta è decisivo un difensore ( Gatti, quarto centro stagionale per lui, primo del 2024). Grazie al pareggio del Bologna a Frosinone e alla caduta dell’Atalanta a Cagliari probabilmente la Juve blinda il biglietto per la Champions (al di là che l’ultimo posto utile sia il quarto o il quinto). Dopo 31 giornate la squadra di Allegri oggi ha tre punti in più rispetto allo scorso campionato (62 contro i 59 effettivi del 2022-23) e curiosamente la stessa differenza reti: + 21 con 45 gol fatti e 24 subiti (l’anno passato erano 47 le reti all’attivo e 26 quelle al passivo). E 59 erano anche i punti conquistati fin qui nel 2021-22, il primo campionato dell’Allegri-bis.

VIOLA DA PIANGEREVincenzo Italiano allena nei “pro” da sei anni e non ha mai sbagliato un colpo. Promosso in B con il Trapani nel 2019, promosso in A con lo Spezia (prima volta nella storia) nel 2020 con successiva salvezza nel 2021. Quindi due campionati a Firenze con qualificazione europea in Conference, una semifinale di Coppa Italia e due finali lo scorso anno (di Coppa Italia e di Conference) con possibile replica nelle prossime settimane. Passa per un “giochista” Italiano ma ieri, soprattutto nel primo tempo, di gioco la Fiorentina non ne ha proprio espresso. Nella ripresa, con gli ingressi di Maxime Lopez e Sottil, la situazione è migliorata anche se la prima palla gol viola è arrivata solo dopo 73 minuti e grazie a un numero individuale di Nico Gonzalez con spettacolare risposta di Szczesny a deviare il pallone all’incrocio dei pali. Poi il forcing finale dell’ultimo quarto d’ora che in concreto ha prodotto soltanto un tiro di Beltran addosso a N’zola. Troppo poco per portare a casa punti e meritarsi quei complimenti che, spesso, la squadra viola si è meritata al di là dei risultati.    

NUOVO CHE… SEGNA – Il primo mercato “post Maldini-Massara” aveva fatto molto discutere in estate. Anche considerando che l'attuale poker di gioielli rossoneri ( Maignan, Theo Hernandez, Giroud e Leao) è tutto griffato M&M. E che – con l’appoggio soprattutto di Kessie, Tonali e Ibra – i quattro erano stati grandi protagonisti dello scudetto 2022. Ebbene, i numeri fin qui danno ragione alla gestione Furlani-Moncada. Perché ben 44 gol stagionali sugli 82 in totale (percentuale del 53,6) sono opera dei nuovi arrivi. Nello specifico: 13 Pulisic, 10 Loftus Cheek, 8 Jovic, 5 Okafor, 3 Chukwueze, 3 Reijnders, 1 Simic e 1 il “cavallo di ritorno” Gabbia. Si va dal 40% di gol dei “nuovi” in Coppa Italia (2 su 5) al 64,7% nelle coppe europee (11 su 17) passando per il 51,66% in campionato (31 su 60). Il tutto considerato poi che di attaccanti “puri” può annoverarsi il solo Jovic, peraltro impiegato a singhiozzo. Ovviamente oltre ai meriti della coppia mercato rossonero è giusto valorizzare il lavoro tattico di Pioli: il cui modulo ha esaltato fin qui le tante mezze punte che gli sono state messe a disposizione.   

GOLEADE – Il Monza non può godersi fino in fondo il primo gol di Milan Djuric (sommato ai 5 segnati in maglia Verona fino a gennaio fanno 6 in stagione) e neppure l’ennesimo centro di un Andrea Colpani salito a quota 8 (tutti all’U-Power Stadium) che ha già raddoppiato il bottino di reti ottenuto l’anno scorso nel suo primo campionato di Serie A. Il 2-4 rimediato contro il Napoli certifica la terza caduta stagionale per goleada (perdipiù tutte nell’anno solare 2024) della squadra di Palladino, tutte in Brianza: prima c’erano stati l’1-4 contro la Roma e l’1-5 contro il Milan. Anche nello scorso torneo, il primo del Monza in A, per tre volte Palladino aveva perso con quattro o più reti sul groppone, sempre però fuori casa: 4-0 a Napoli, 4-1 nel San Siro milanista e 5-2 a Bergamo.

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