"I fischi dei tifosi del Napoli a Higuain saranno una cosa normalissima". Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida del San Paolo, non è preoccupato dell'accoglienza che il San Paolo riserverà al Pipita. Il tecnico della Juve ha voluto "sorvolare" sulle polemiche attorno al mondo bianconero: "In Italia si vive di questo, è così. Non si esalta mai quello che è stato fatto. Bisogna guardare di più in casa propria senza guardare gli altri".
Dispiacere per il secondo posto nella Panchina d'Oro?
"Ho votato Di Francesco. È un premio meritato per Sarri".
BBC e Marchisio titolare?
"Non so la formazione".
Come fermare Callejon?
"Niente gabbia anche se è micidiale. Il Napoli gioca molto bene, ma noi li abbiamo studiati".
Tante polemiche contro la Juve, è uno stimolo in più?
"La squadra deve prendere tre punti importantissimi per il campionato. In Italia si vive sulla polemica e non si esalta mai di quello che è stato fatto. Non si vive mai il momento. Bisogna guardare di più in casa propria senza guardare gli altri".
Higuain?
"Ha giocato tre anni a Napoli e poi ha fatto una scelta professionale. I tifosi lo fischieranno ed è una cosa normale. È tornato prima dalla Nazionale e sta bene. A Gonzalo non ho detto niente di speciale: l'aspetto psicologico è fondamentale. L'ambiente non ci dovrà toccare".
Perché si torna a Torino dopo il match?
"È una trasferta normale e quindi rientriamo a Vinovo dove abbiamo tutte le comodità per preparare la sfida di mercoledì sempre al San Paolo".
Il modulo?
"Possiamo fare il 4-2-3-1 anche senza Mandzukic e Dybala"
Mandzukic?
"Ha un ginocchio infiammato, è da valutare".
Come sta Dybala?
"Non voglio rischiarlo e bisogna vedere le sue condizioni. Sicuramente non è al meglio".
"È una sfida importante, ma non determinante. Saranno due mesi decisivi per la nostra stagione".
Come stanno i giocatori?
"I giocatori stanno discretamente bene. Manduzikic ha lavorato a parte, Dybala si è unito per un po' con il gruppo. Valuterò nell'ultimo allenamento".
Che partita sarà?
"È una partita importante per noi e per loro. Spero sia una sfida corretta. Sono convinto che i tifosi napoletani saranno in tanti ma daranno un esempio di civiltà. Di questo non ne dovremmo neanche parlare, dovrebbe essere la normalità".